Questa sezione è dedicata alla raccolta dei risultati dello studio sulle Varietà che si riscontrano nei francobolli emessi dal Granducato di Toscana.

Data la ancora rudimentale tecnica utilizzata per la stampa dei francobolli nell’Antico Stato di Toscana, la Tipografia, la riproducibilità degli esemplari, per quanto fosse uno degli obiettivi principali, è risultata non al livello tale da rendere davvero indistinguibili tra loro tutti francobolli originati da stereotipi diversi. Di fatto molti cliché presentavano delle micro-deformazioni peculiari, che davano origine a francobolli dalle caratteristiche uniche. Alcune di questi difetti degli stereotipi si sono originati molto probabilmente già durante la produzione degli stessi, mentre altri si sono verosimilmente aggiunti successivamente a causa dell’usura. In alcuni casi infatti è possibile osservare come queste caratteristiche si sommano, permettendo di distinguere diversi Stadi di vita del cliché, fatto che ci fornisce anche informazioni decisamente interessanti riguardo la scala temporale del loro utilizzo, permettendo quindi di distinguere quale tiratura è stata effettuata prima di altre o successivamente.

Da questa pagina si accede alla descrizione completa e dettagliata di tutte le varietà conosciute fino ad oggi, già descritte principalmente nei lavori di Cesco Giannetto, Emilio Calcagno e Vittorio Morani e nell'ultimo lavoro pubblicato sull'argomento a cura di Luigi Guido. In questo sito non verrà introdotta una nuova codifica delle Varietà riscontrabili nei francobolli emessi dal Granducato di Toscana, in quanto ne sono già presenti tre ad opera degli autori che già hanno lavorato a questo tema. Per ogni varietà discussa verranno menzionati i codici già assegnati nei tre lavori precedenti, mentre come schema descrittivo verrà utilizzata la logica implementata nell'ultimo lavoro pubblicato. In particolare per quanto riguarda la codifica e la sua formattazione, si legga quanto descritto nel paragrafo dedicato.